Asparago selvatico Calabrese
13/03/2021Le arance tardive e bionde, dono di primavera
16/05/2021[vc_row css=”.vc_custom_1620228705389{margin-top: 0px !important;margin-bottom: 0px !important;border-top-width: 0px !important;border-bottom-width: 0px !important;padding-top: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_column_text]La Calabria è una delle regioni italiane maggiormente interessate alla coltivazioni degli agrumi. Per rendersene conto, basta visitare la fascia costiera e si scopriranno i preziosi frutti con forme, sapori e colori diversi che costituiscono un ineguagliabile patrimonio agro-ambientale.
Tra Arance, Clementine, Limoni e Pompelmi, coltivati nei diversi comprensori che contribuiscono a formare il sistema agrumicolo regionale, una produzione produttiva-paesaggistica particolare spetta al Cedro e al Bergamotto, quest’ultimo fiore all’occhiello della provincia di Reggio Calabria, in quanto in tale areale si estende circa il 90% della coltivazione ovvero da Reggio Calabria sino a Caulonia.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1620228656449{margin-top: 0px !important;margin-bottom: 0px !important;border-top-width: 0px !important;border-bottom-width: 0px !important;padding-top: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”4965″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”2/3″][vc_column_text]L’agrumeto è un agro-sistema che, specie nel periodo primaverile, ospita una ricca fauna di insetti e acari dannosi e loro antagonisti. L’insieme delle specie di parassiti e antagonisti presenti sugli agrumi evidenzia un continuo dinamismo, sia per densità di popolazione, sia per quanto attiene la loro composizione.
Il Parlamento Europeo in data 13/01/2009, al fine di tutelare la salute dell’uomo e l’ambiente, ha introdotto due importanti testi normativi finalizzati a disciplinare la vendita dei pesticidi, nonché il loro uso sostenibile e la promozione della difesa interata.
L’uso reiterato di fitofarmaci a largo spettro di azione, può causare scompensi negli equilibri biologici; interferenze posso originarsi dai nuovi e diversi processi agronomici che hanno accompagnato negli ultimi decenni hanno accompagnato lo sviluppo dell’agricoltura.
La pianta di arancio in generale, è una specie facilmente attaccata da numerosi parassiti animali e vegetali.
Non è intenzione di chi scrive, elencare le forme di difesa biologiche o di difesa integrata da adottare per le diverse avversità, a tale proposito è consigliabile affidarsi a un agronomo ma è intenzione invece quella di elencare i parassiti animali e vegetali più dannosi, sottolineando il fatto che colpiscono indifferentemente tutti gli agrumi considerati e quindi i sintomi e i tipi di lotta descritti sono comuni a ogni specie di agrumi.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1620228717468{margin-top: 0px !important;margin-bottom: 0px !important;border-top-width: 0px !important;border-bottom-width: 0px !important;padding-top: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_column_text]
Tra i parassiti animali:
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1620228656449{margin-top: 0px !important;margin-bottom: 0px !important;border-top-width: 0px !important;border-bottom-width: 0px !important;padding-top: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”4966″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”2/3″][vc_column_text]TIGNOLA DEGLI AGRUMI (Parays Citri)
La Tignola degli agrumi è specie diffusa nelle aree agrumicole dove attacca in modo particolare Limone e Cedro. L’adulto è una farfalla (circa 12 mm di apertura alare) di colore grigio, con le ali anteriori variegate di nero e quelle posteriori frangiate. La larva è bruno-verdastra, con tonalità di colore variabili molto chiare appena fuoriuscita dall’uovo.
I danni sono prevalentemente a carico dei boccioli fiorali e dei fiori già aperti; le larve penetrano nei fiori, riunendoli con fili sericei, e ne rodono l’interno, fino all’ovario.
Gli attacchi molto gravi possono provocare la perdita dei boccioli fiorali che sono soggetti a colatura.
Le larve possono attaccare, anche se più raramente, i germogli ed i frutticini, sui quali compiono erosioni, svuotandoli e determinandone la cascola; a volte possono essere attaccati i frutti maturi, anche se con minore gravità, compromettendo la loro conservazione.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1620228656449{margin-top: 0px !important;margin-bottom: 0px !important;border-top-width: 0px !important;border-bottom-width: 0px !important;padding-top: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”4967″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”2/3″][vc_column_text]MOSCA DELLA FRUTTA (Ceratitis capitata)
La Mosca della frutta è un insetto estremamente polifago e molto diffuso nell’areale mediterraneo fino all’Europa centrale; è una Mosca caratteristica anche delle zone subtropicali e tropicali.
La Ceratisis capitata è un piccolo moscerino, di 4-6 mm di lunghezza; il capo porta due occhi composti verdastri. Il torace è grigio-giallastro. Le ali membranose presentano caratteristiche macchie colore giallo ocraceo.
I danni si verificano sui frutti e sono provocati:
Dalle punture di ovideposizione che determinano la comparsa di aree zonate e mollicce (Agrumi) soggette, successivamente, a marcescenza;
Dall’attività delle larve che si sviluppano in modo gregario dentro ai frutti; esse si nutrono della polpa provocando anche il disfacimento molle della polpa stessa che successivamente viene attaccata anche da agenti di marciumi fungini, determinando la completa degenerazione del frutto.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1620228656449{margin-top: 0px !important;margin-bottom: 0px !important;border-top-width: 0px !important;border-bottom-width: 0px !important;padding-top: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”4964″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”2/3″][vc_column_text]COCCINIGLIA FARINOSA O COTONELLO DEGLI AGRUMI (Planococcus citri)
La Cocciniglia farinosa è una specie polifaga diffusa ovunque nelle aree temperate, in pieno campo e nelle serre; attacca gli Agrumi provocando danni in modo particolare all’Arancio, al Mandarino ed al Limone. La femmina adulta (circa 2,5-3 mm di lunghezza) è appiattita e presenta il corpo ricoperto da una polvere cerosa; essa è contornata da una serie di raggi cerosi di uguale lunghezza, ad eccezione dei due caudali, più lunghi. Il maschio, lungo 1 mm, è dotato di ali ed ha il corpo di colore bruno-rossiccio. Le neanidi, lunghe circa 0,5-1 mm a maturità, sono giallognole.
Sugli Agrumi si localizza in prossimità dei frutti, soprattutto nelle zone di contatto tra frutti e frutti/foglie; la fitta vegetazione favorisce il formarsi di dense colonie fioccose, a volte presenti anche sui fiori, che prolificano in condizioni di umidità elevata e nelle zone in ombra.
I danni sono:
diretti: sottrazione di linfa;
indiretti: produzione di melata e abbondante secrezione cerosa, con conseguente sviluppo di fumaggini.
I frutti vengono deprezzati perché imbrattati di melata, ricoperti di fumaggine e di fiocchi di cera; le forti infestazioni inoltre provocano anche caduta dei frutti. L’attacco di Planococcus citri favorisce la presenza di altri insetti tra cui le larve del Lepidottero Ficitide Cryptoblabes gnidiella che trovano rifugio tra gli ammassi cerosi; queste larve danneggiano i fiori e i frutti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1620228656449{margin-top: 0px !important;margin-bottom: 0px !important;border-top-width: 0px !important;border-bottom-width: 0px !important;padding-top: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”4963″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”2/3″][vc_column_text]AFIDE VERDE DEGLI AGRUMI (Aphis citricola )
L’Aphis citricola è la specie, tra gli Afidi, più dannosa per gli Agrumi ed in modo particolare per Mandarino, Clementine ed Arancio.
Gli adulti (circa 1,5-2 mm di lunghezza, a seconda se atteri od alati) sono di colore verdognolo; presentano i sifoni e la codicola di colore brunastro. I danni si manifestano sui germogli e sulle foglie; ma l’Afide può attaccare anche fiori e frutti. Sulle foglie, nella pagina inferiore, e sui germogli provoca, con le punture di nutrizione, dei vistosi accartocciamenti che ostacolano lo sviluppo della pianta, quando attacca fiori e frutti, può causare colatura e cascola.
Inoltre, l’Aphis citricola produce abbondante melata che imbratta la vegetazione e consente lo sviluppo di fumaggini.
Infine, come altri Afidi, è responsabile della diffusione di virosi.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1620228717468{margin-top: 0px !important;margin-bottom: 0px !important;border-top-width: 0px !important;border-bottom-width: 0px !important;padding-top: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_column_text]Fonti consultate:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole – RCS Libri spa
“Agrumi: Problematiche fitosanitarie emergentie difesa integrata”A cura di Concetta Leto, Vincenzo Maione – ARSA Centro di divulgazione Agricola n. 18 Alto Ionio Reggino[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]